Accolto l’ordine del giorno dell’Idv sulle retribuzioni nell’ambito dell’esame del ddl lavoro, che passa il primo check in commissione al Senato e ora è atteso a Palazzo Madama.
A parità di ruolo, stesso stipendio, entro il 2016, per uomini e donne. E’ l’impegno assunto dal governo in commissione Lavoro del Senato, accogliendo un ordine del giorno dell’Idv (prima firma Giuliana Carlino), nell’ambito dell’esame del ddl lavoro. Per salvaguardare gli esodati, invece, la bozza messa a punto dal ministro Fornero prevede 5 mld per 65mila lavoratori che attendono la pensione. La commissione ha intanto dato il primo via libera al ddl.
L’odg per riequilibrare gli stipendi.
Nell’odg si ricordano anche i dati diffusi questa settimana in occasione della Giornata europea per la parità retributiva nell’Unione europea, secondo i quali le donne continuano a guadagnare in media il 16,4% in meno degli uomini. “Il fenomeno – è sottolineato – rispecchia le difficoltà che incontrano le lavoratrici a conciliare lavoro e vita privata: molte donne si vedono infatti costrette a prendere congedi di maternità o a lavorare part-time”. Il problema è accentuato in Italia dalla bassa spesa sociale a favore delle famiglie e la disabilità, che carica sulle donne il peso del lavoro di cura: “Più di due miliardi di ore in un anno, in un ruolo fondamentale per l’economia e la società”.
Insomma “rispetto alle lavoratrici degli altri Paesi dell’Unione europea, per le italiane le condizioni di lavoro sono meno favorevoli sia per la qualità dell’attività, sia per il salario medio (inferiore del 20 per cento, in media, rispetto agli uomini), sia per la possibilità di coniugare i tempi di vita con quelli di lavoro”. Il documento impegna quindi il governo “a definire e programmare, d’intesa e in stretta collaborazione con le parti sociali, entro un anno dalla data di approvazione del disegno di legge in esame, misure concrete volte a conseguire entro il 31 dicembre 2016 il definitivo superamento per ciascun settore lavorativo del divario retributivo tra uomini e donne”.
Commissione dà il via libera al ddl lavoro.
La commissione Lavoro del Senato ha dato il via libera al disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro con una serie di modifiche tanto sulla flessibilità in entrata quanto su quella in uscita e gli ammortizzatori sociali. Ora il ddl passa direttamente nell’aula di Palazzo Madama, dove è atteso attorno alle 18, subito dopo la commemorazione della strage di Capaci. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, presente in commissione, non ha voluto esprimersi circa la possibilità che sul provvedimento il governo ponga la questione di fiducia.
Esodati, salvaguardati 65mila lavoratori.
I lavoratori salvaguardati rispetto all’aumento dell’età pensionabile saranno 65.000 per un fabbisogno finanziario complessivo di 5 miliardi e 70 milioni (dal 2013 al 2019). E’ quanto prevede la bozza del decreto messo a punto dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Il decreto è composto da 8 articoli.
Fornero soddisfatta: “Volete un sorriso?”
Il ministro del Lavoro si è detto “soddisfatto” per l’approvazione di una “buona riforma equilibrata tra interessi contrapposti (tra lavoratori e bilancio)”, quella del lavoro, in commissione in Senato. “Volete vedere un sorriso?”, ha poi chiesto scherzando all’uscita della commissione per annunciare il primo via libera.