La manovra finanziaria intervenendo anche in materia di invalidità civile ha riportato al 74% il limite per accedere al beneficio economico dell’assegno mensile di assistenza, inizialmente elevato all’85%.
L’importo della suddetta prestazione a carattere assistenziale viene rivalutato annualmente, per il 2010, è pari ad euro 256,67 mensili.
Per ottenere l’assegno sono previste altre due condizioni: non superare il limite di reddito personale stabilito annualmente dalla legge e non svolgere attività lavorativa, producendo annualmente all’Inps una dichiarazione di responsabilità relativa allo svolgimento o meno di attività lavorativa.
Dal primo gennaio 2010 le domande per ottenere i benefici in materia di invalidità civile devono essere presentate telematicamente all’Inps unitamente alla certificazione medica inviata on line da un medico abilitato. L’assegno decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda.
Per avere maggiori informazioni gli uffici del patronato Epaca provinciali e zonali forniranno assistenza gratuita restando a disposizione per ulteriori chiarimenti. La “Riforma Tremonti” dunque, è stata portata all’obbligo di riadattarsi, a quelle che erano le precedenti linee guida per l’attribuzione dell’assegno pensionistico, alla percentuale già aumentata in passato abbandonando, speriamo, in via definitava l’idea della soglia di sbarramento dell’85%. Effettivamente, se andiamo a fare una rispolverata in ambito di attribuzione dell’indennità pensionistica per l’invalidità civile, la prestazione economica spettava al 67% (ovvero i 2/3); mentre attualmente questa percentuale ha come unica agevolazione l’esenzione del ticket e delle prestazioni sanitarie.