Il Reddito di Cittadinanza è un sussidio destinato alla fascia di popolazione che si trova sotto la soglia della povertà assoluta, che in base alla definizione dell’Istat ha a disposizione meno di 780 euro al mese. Il reddito di cittadinanza, e la pensione di cittadinanza destinata agli over 67, sono integrazioni al reddito per raggiungere questa soglia. Una somma integrativa sarà riconosciuta alle famiglie che hanno al loro interno una persona diversamente abile.
CASI ECCEZIONALI DI RESIDENZA DIVERSA TRA CONIUGI – SOTTOSCRIZIONE DEL PATTO DI SERVIZIO
Facciamo l’esempio in cui il nucleo familiare sia così composto: CAIA, TIZIO ed il figlio minorenne SEMPRONIO.
CAIA (moglie di TIZIO) ha residenza attiva nel Comune di MILANO, nel medesimo stato di famiglia, vi è a carico solo il figlio minorenne SEMPRONIO che abita, appunto, con la madre. TIZIO, invece, ha residenza attiva nel Comune di MESSINA. Nella presentazione della DSU, vanno indicati -obbligatoriamente- tutti e TRE i soggetti componenti il nucleo familiare, indifferentemente dalla residenza attiva di ciascuno. Giacché, tale contesto, è esprimibile nel “Quadro FC1 – Dati del componente” alla voce “Residenza (solo se diversa dalla casa di abitazione del Quadro B)”.
CAIA è disoccupata, però avendo il figlio di età inferiore ai TRE anni, è esulata dalla sottoscrizione del Patto di Servizio (indicato come “Patto di Lavoro” nel Reddito di Cittadinanza) da sottoscriversi presso i Centri Per l’Impiego (C.P.I.), presso gli Uffici Locali Coordinati (U.L.C.) e presso i Punti di Informazione Lavoro (P.I.L.). Si rammenta che gli U.L.C. ed i P.I.L. fanno capo ai Centri Per l’Impiego mentre, quest’ultimi, sono gestiti dai rispettivi Organi Regionali. CAIO, invece, dovrà sottoscrivere il PATTO DI SERVIZIO presso il C.P.I. di Messina. In merito agli obblighi, ovvero alle distanze chilometriche del datore di lavoro, essendo TIZIA esonerata, perché madre di un bimbo di età anagrafica inferiore ai tre anni (si specifica che tale “esonero” è legittimo dalla data di acquisizione della capacità giuridica del proprio figlio (ovvero dalla data di nascita) fino alla data del compimento del TERZO ANNO di età anagrafica; mentre CAIO dovrà rispettare il chilometraggio dal punto di residenza attiva ovvero, come in esempio, in caso di “prima chiamata lavorativa” 100Km da MESSINA e non dal luogo ove risiede il resto del proprio nucleo familiare.
Quali sono i requisiti. Puoi richiederlo se:
A) L’ISEE del nucleo familiare non deve superare l’importo complessivo pari a 9.359€;
B) Per nucleo familiare si intendono le persone sposate in regime (o meno) di comunione dei beni, anche se hanno residenze diverse -che nella DSU vanno inserite-;
C) Non verranno presi in considerazione i casi di separazione degli ultimi mesi (fatta eccezione di emessa sentenza di omologazione da parte del Tribunale adito);
D) Sei un cittadino italiano, di uno stato Ue o extra Ue con permesso di soggiorno di lungo periodo. Ovvero, se hai avuto la residenza in Italia per almeno 10 anni di cui gli ultimi due senza interruzioni;
E) Hai un patrimonio MOBILIARE non superiore a 6.000 euro (per beni “mobiliari” si intendono i beni economici quali: interessi su polizze vita già stipulati, giacenza media e saldo di conti correnti postali e/o bancari, giacenza media e saldo di libretti postali e buoni fruttiferi -che vanno inseriti comunque nella DSU-), che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare nonché, in caso di eventuali disabilità;
F) Hai un patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, esclusa la prima casa (si rammenta che nella DSU la prima casa viene “decurtata in automatico” dal calcolo totale patrimoniale, ulteriormente va anche dichiarato l’imponibile al 31.12.2018 del mutuo residuo -quota capitale- in modo da ridurre il reddito ISEE);
G) Nessun componente del nucleo familiare è intestatario di autoveicoli immatricolati negli ultimi sei mesi (che salgono a 2 anni se maggiori a 1600 cc.) oppure, moto di cilindrata maggiore a 250 cc. (fatta eccezione dei veicoli per disabili – ivi incluso l’acquisto agevolato all’IVA 4% ai sensi e per gli effetti della L. 104/92);
H) Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).
Come funziona
Chi otterrà il reddito verrà contattato dai Centri per l’impiego e dovrà aderire a un percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale, seguendo un percorso di riqualificazione professionale firmando un “Patto per il lavoro” (comunemente noto come Patto di Servizio). Si potrà rifiutare l’offerta lavorativa al massimo 2 volte, alla terza, decade il beneficio della carta. La prima potrà essere fatta entro 100 chilometri dalla residenza, la seconda entro 250 chilometri, la terza su tutta Italia. Superati 12 mesi anche la prima offerta sarà entro 250 chilometri e dopo 18 mesi su tutto il territorio nazionale. Per le famiglie con persone con disabilità (presenti nel nucleo familiare, accertabile anche da ISEE a mezzo indicazione certificazione INPS L. 104/92 – che da ulteriore sgravio di mezzo punto sulla scala di equivalenza ISE), le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.
Il beneficio economico sarà erogato attraverso una Carta prepagata di Poste italiane e ai suoi beneficiari sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e gas.
Il Governo, con un recente comunicato, ha precisato che da tale “carta” potrà essere prelevato un importo liquido massimo di € 100, presso i PostaMAT, ogni mese.
Il costo della commissione sui prelievi con la “Carta RdC” è di € 1,00 sugli ATM PostaMat; e di € 1,75 sugli ATM banacri (circuito Mastercard) -esclusivamente in Italia giacché, non utilizzabile all’Estero-.
Vi è DIVIETO ASSOLUTO nell’utilizzo di tale carta per i giochi d’azzardo (slot machine, lotto, superenalotto, lotteria italia, Gratta & Vinci, etc.).
Compatibilità
Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) nonché, ad altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.
Mancata erogazione del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza
L’assegno non verrà invece erogato ai nuclei familiari che hanno fra i loro componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa.
Esempi di calcolo del beneficio:
*In caso di mutuo attivo, per l’acquisto del proprio immobile, va sottolineato che l’importo riportato alla terza colonna “contributo affitto”, da 280 euro si riduce ad euro 150 € pertanto, come riportato nell’esempio:
1 componente |
integrazione reddito di € 500 |
contributo mutuo |
TOTALE € 650 |
2 adulti 1 minorenne |
integrazione reddito di € 800 |
contributo mutuo |
TOTALE € 950 |
Come richiederlo
La richiesta va inoltrata al Dicastero tramite gli Uffici di POSTE ITALIANE S.p.A., oppure a mezzo inoltro telematico presso un CAF, oppure un Patronato. Al contempo, i titolari di “Identità digitale” (SPID) potranno autonomamente richiedere tale beneficio sul sito istituzionale https://www.redditodicittadinanza.gov.it/ (previa detenzione dell’ISEE 2019). La domanda deve essere redatta entro il termine ultimo di venerdì 29 Marzo (presso i Patronati e/o i CAF) oppure, entro sabato 30 Marzo (entro le ore 12:00) presso gli Uffici Postali Centrali.
Si rammenta che gli interessati, al momento della domanda, dovranno essere già detentori dell’ISEE 2019. In caso di mancata redazione dell’ISEE aggiornato, tale beneficio non può essere richiesto.
EROGAZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA ED ABROGAZIONE DELLA CARTA REI
In tutto e per tutto, il Reddito di Cittadinanza sostituisce la Carta REI (richiedibile fino al mese corrente) pertanto, chi richiede il Reddito di Cittadinanza ed è già possidente della carta REI, quest’ultima sarà utilizzabile sino ad APRILE 2019 ovvero, fino all’effettiva entrata in vigore del “circuito economico” del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza. Chi non sottoscrive il Reddito, ed usufruisce della REI, potrà beneficiarne fino alla naturale scadenza di quest’ultima ovvero, fino al diciottesimo mese dalla data di erogazione.
Casi pratici (ed eccezionali) di legittimo diniego al rapporto di lavoro
Nei casi in cui venga DIMOSTRATO che il rapporto di lavoro, siglato tra l’azienda “offerente” ed il lavoratore, indirizzato a mezzo le figure professionali dei “Navigator”, può recidere il contratto a mezzo comunicazione tramite CAF e/o INPS; nei casi in cui, ad esempio, la ricezione remunerativa sia inferiore rispetto al contratto siglato oppure, qualora SI DIMOSTRI la restituzione parziale dello stipendio. In questi casi “eccezionali”, si riparte dai parametri della prima chiamata ovvero, entro e non oltre i 100Km dalla propria residenza attiva. Si rammenta, infine, che qualora si verificasse ciò, vi è l’OBBLIGO civico, da parte del diretto interessato, darne comunicazione all’Autorità adita (Guardia di Finanza; INPS; Ispettorato del Lavoro).
Erogazione economica
A mezzo comunicato del 25.02.2018, l’INPS ha dato conferma che l’erogazione dei benifici partirà dal 16 aprile 2019. Pertanto, chi riceverà la carta ed il relativo PIN, potranno fruire della medesima a partire da mercoledì 17 aprile 2019.
ULTIME DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGIO DEI MINISTRI – REATO PENALE
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte, intervistato da “La Stampa”, ha parlato del reddito di cittadinanza, che dovrebbe diventare legge dello Stato oggi, grazie al decreto varato dal Consiglio dei ministri: “Questa riforma contiene contromisure adeguate. E in fase attuativa saremo molto vigili contro i furbi che pensano di poter abusare di questa misura. Abbiamo previsto il carcere fino a 6 anni – ha spiegato – per chi fornisce dati falsi o continua a lavorare in nero. Mi sembra una pena sufficiente a scoraggiare qualsiasi furbetto”. Il rischio è appunto che lavoratori precari e autonomi possano continuare a lavorare in nero prendendo contemporaneamente il sussidio. Per il premier i contrasti tra Lega e M5S sugli invalidi sarebbero superati; il vicepremier Salvini in un primo momento aveva minacciato di non votare il provvedimento, in assenza di risorse aggiuntive per i disabili: “Abbiamo trovato un punto di convergenza su una soluzione condivisa”, ha assicurato. “Chi ha un familiare disabile a carico non sarà costretto ad accettare un lavoro che ricada in un raggio sopra i 250 km dalla propria abitazione per non perdere il sussidio e, in caso si decidesse comunque di non rinunciare alla proposta lavorativa, si avrà diritto a un incentivo di un anno: 12 mesi di reddito di cittadinanza garantito. Poi stiamo parlando di un decreto legge, vedremo se nel corso del dibattito parlamentare ci sarà la necessità di ulteriori affinamenti”.
Sull’ipotesi di eventuali manovre correttive Conte per uscire dalla ‘stagnazione’ di cui ha parlato il ministro dell’Economia Tria, Conte ha detto: “La congiuntura economica internazionale non è favorevole e valuteremo l’impatto che avrà. Ma è prematuro parlare di manovre correttive. Ora dobbiamo spingere sugli investimenti che avranno un effetto positivo sulla crescita. Faremo ripartire questo Paese“. Il premier ha difeso quindi il provvedimento sul referendum propositivo: “Delle sane ‘iniezioni’ di democrazia diretta possono rafforzare la democrazia rappresentativa, non delegittimarla. Il referendum propositivo è la garanzia che ai cittadini sarà dato maggiore spazio per far sentire la propria voce. I parlamentari saranno stimolati a raccogliere le istanze e a mantenere un più stretto raccordo con la società civile”. Ha parlato anche della sua recente missione all’estero, fa sapere: “Con i presidenti di Ciad e Niger abbiamo condiviso una strategia di contrasto alle minacce terroristiche. È in Africa, poi, che va trovata la soluzione al tema dell’immigrazione”. Infine, a proposito dell’arresto di Cesare Battisti, e alle polemiche nate attorno al video pubblicato su Facebook dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ha aggiunto: “Al signor Battisti è stato riconosciuto il trattamento e sono state riservate tutte le garanzie che spettano a un ogni condannato con sentenza passata in giudicato, come è giusto che sia. Quanto al dibattito in corso, capisco anche le differenti sensibilità, ma come uomo di governo e come giurista mi sento più incline a riconoscere le ragioni e lo stato d’animo di tutte quelle persone che hanno avuto un familiare ucciso, ridotto sulla sedia a rotelle o gambizzato, e che in tutti questi anni al dolore dell’evento hanno dovuto affiancare la frustrazione di vedere il colpevole vivere, impunito, in una ostentata latitanza”.
COMUNICAZIONI FINALI
Prima di concludere è bene ricordare che il decreto 4/2019 deve essere ancora convertito in legge; in questo momento è in esame alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati dove potrebbero essere approvati degli emendamenti che ne andrebbero a modificare il funzionamento.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la pensione di cittadinanza ci potrebbe essere la possibilità di prelevare l’importo in contanti senza alcun limite, così da spendere anche l’intero contributo cash.
C’è poi un’importante novità per coloro che pur non essendo disoccupati (ricordiamo che il reddito di cittadinanza spetta anche a chi lavora) sono impiegati un’attività lavorativa che non garantisce uno stipendio adeguato permissivo a vivere, i cosiddetti working poor: questi, infatti, dovranno comunque sottoscrivere il Patto con i centri per l’impiego così da poter valutare eventualmente un’offerta di lavoro migliore e più remunerativa.
Ci potrebbero essere dei cambiamenti anche per le famiglie con disabili, “dimenticate” dal decreto 4/2019; tra gli emendamenti presentati, infatti, ce n’è uno che incrementa di 50 € al mese (indipendentemente dal reddito familiare) l’importo del reddito di cittadinanza per quei nuclei familiari dove c’è un disabile.
Complessivamente comunque sono oltre 800 gli emendamenti presentati, quindi al momento è impossibile dire come cambierà il reddito di cittadinanza una volta che il decreto 4/2019 sarà convertito in legge; noi comunque continueremo a monitorare la situazione, così da tenervi informati non appena ci saranno novità.
Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti vi invitiamo a contattarci! Al contempo, vi invitiamo a visitare il sito istituzionale, creato appositamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al seguente link: https://www.redditodicittadinanza.gov.it/ oppure, al recarci presso i CAF e gli Uffici di Poste Italiane S.p.A.